Nel mese di novembre è stata completata con successo la qualifica del sistema di protezione termica della capsula di rientro Mini-Irene. Due giorni di test nell'impianto Ghibli hanno dimostrato, infatti la capacità del materiale composito, con cui è stato realizzato lo Scudo Termico, di resistere alle temperature previste durante il rientro atmosferico.
Il progetto per il quale il CIRA svolge l'importante ruolo di Prime Contractor e System Design, è finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana nell'ambito dei programmi GSTP di ESA ed ha come obiettivo principale quello di qualificare un sistema di dispiegamento e di protezione termica estremamente innovativo rispetto a quelli tipici utilizzati nei principali velivoli di rientro, attività di qualifica che prevede test preliminari presso il Complesso Plasma Wind Tunnel ed il Laboratorio di Qualifica Spaziale del CIRA, ed un test finale con volo suborbitale a circa 250 km.
Queste tecnologie sono considerate molto promettenti in Europa così come in America, dove anche la NASA sta lavorando allo sviluppo di scudi di protezione termica basati su meccanismi dispiegabili.
Nei prossimi mesi è prevista la qualifica della capsula agli shock e alle vibrazioni presso il Laboratorio di Qualifica Spaziale, cui seguirà il lancio dalla base europea Esrange a Kiruna in Svezia.
4 dicembre 2018