Compiuto un altro passo verso la missione ESA Plato. Lo scorso novembre, il Laboratorio di Qualifica Spaziale del CIRA ha concluso con successo una intensa campagna di test sul PFM (Proto Flight Model) della ICU (Instrument Control Unit), il computer di bordo del payload scientifico della missione ESA PLATO. La ICU, sia l'hardware che parte del software di bordo, è stata sviluppata da Kayser Italia su incarico dell'ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e con la supervisione dell'INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica). Il superamento dei test vibrazionali, di termovuoto e delle misure delle proprietà inerziali consentirà a Kayser Italia, con l'autorizzazione di ASI ed ESA, di consegnare la ICU a OHB Monaco (Satellite Prime integrator) per la fase di integrazione nel telescopio spaziale PLATO. Il suo lancio nello spazio avverrà entro la fine del 2026 con un razzo Ariane 6 dalla base europea di Kourou, in Guyana Francese. Dopo un viaggio di 1,5 milioni di chilometri in direzione opposta al Sole, PLATO orbiterà intorno al sistema Sole-Terra nel punto Lagrangiano L2
PLATO (PLAnetary Transits and Oscillations of stars) è un telescopio spaziale della missione ESA destinato alla ricerca e alla caratterizzazione di esopianeti potenzialmente in grado di ospitare forme di vita. La missione si avvarrà della tecnica dei transiti, misurando le variazioni di luminosità di una stella quando un pianeta le transita davanti.
La ICU fa parte del sistema di elaborazione dati del payload scientifico della missione, che utilizza 26 camere per l'osservazione della luce visibile. Essa si occuperà della raccolta, compressione e trasmissione dei dati scientifici alla Terra, nonché della gestione della telemetria e dei comandi tra il Service Module (SVM) e il payload. Inoltre, monitorerà lo stato di salute e le prestazioni delle altre unità del payload, raccogliendo i dati di housekeeping.