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Il programma Iperdrone presentato per i 20 anni della ISS<img alt="" src="https://www.cira.it/PublishingImages/presentazione%20di%20Iperdrone.jpg" style="BORDER:0px solid;" />https://www.cira.it/it/comunicazione/news/il-programma-iperdrone-presentato-per-i-20-anni-della-iss/Il programma Iperdrone presentato per i 20 anni della ISSIl programma Iperdrone presentato per i 20 anni della ISS<p style="text-align:justify;">Nel corso dell'evento, organizzato dall'Agenzia Spaziale Italiana per celebrare i 20 anni di vita della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) sono stati presentati i 7 esperimenti italiani che Luca Parmitano, astronauta italiano dell'ESA, effettuerà nel corso della sua permanenza a bordo della ISS per la missione "Beyond".</p><p style="text-align:justify;">Tra questi, il programma IPERDRONE, presentato da Stefania Cantoni, deputy dell'Unità Spazio del CIRA e responsabile del programma, e dal team di ricercatori costituito da Mario De Stefano Fumo, Raffaele Votta, Roberto Gardi e Alberto Fedele.</p><p style="text-align:justify;">Il programma, finanziato da ASI,  mira alla realizzazione di un piccolo sistema di rientro spaziale, in grado di effettuare operazioni in orbita intorno alla Stazione Spaziale, rientrare in atmosfera, raggiungere la superficie terrestre e riportare integri i payload imbarcati, conservando la funzionalità dei principali sottosistemi. Tali capacità saranno dimostrate attraverso l'esecuzione di una serie di missioni sequenziali ad obiettivi incrementali.</p><p style="text-align:justify;">La prima missione, denominata DAVID (Drone Autonomo Verifica ISS e Deorbit), avrà l'obiettivo di testare alcune capacità di sistema tra cui quella ispettiva e di interazione con la ISS, e si svolgerà nell'autunno del 2019 proprio in concomitanza con la presenza sulla stazione spaziale dell'astronauta italiano Luca Parmitano.</p><p style="text-align:justify;">Dopo il rilascio, la piattaforma si avvicinerà progressivamente alla ISS dove avrà inizio la fase di ispezione. Il sistema è infatti equipaggiato con payload ottici per la cattura di immagini HD della stazione spaziale nel visibile e nell'infrarosso, a una distanza tra i 300 e i 1500 metri e con un dettaglio fino a 5 cm; tale capacità ispettiva è di fondamentale importanza per la stazione spaziale che, orbitando in orbita LEO, è soggetta ad impatto con debris. Inoltre l'impiego di una piattaforma come quella dell'iperdrone potrà permettere in futuro anche di ridurre il tempo delle passeggiate extraveicolari degli astronauti.<br></p><p style="text-align:justify;">Terminata la fase di ispezione la piattaforma si allontanerà poi dalla stazione per eseguire le successive fasi della sua missione: una dimostrazione di rendez vous con un target virtuale e una dimostrazione di capacità di de-orbiting.<br></p><p style="text-align:justify;">Il programma, tutto italiano, sarà realizzato da un raggruppamento temporaneo di impresa guidato dal CIRA e costituito da Kayser Italia e Tyvak International.<br></p><p style="text-align:justify;">21 novembre 2018<br></p>2018-11-20T23:00:00Z

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