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Capsula Mini Irene recuperata e missione compiuta

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Capsula Mini Irene recuperata e missione compiuta


Si è concluso con successo il “Mini Irene Flight Experiment” (MIFE). La capsula, lanciata il 23 novembre dal Centro Spaziale Svedese (SSC) con un Sounding Rocket Maser, è stata recuperata al termine della missione suborbitale. In base ai dati ricevuti dalla Ground Station, la capsula è stata eiettata nominalmente dal vettore, si è dispiegata correttamente ed ha effettuato, così come previsto, il rientro in atmosfera e l’atterraggio.

I principali obiettivi di missione sono stati raggiunti. In particolare, il sistema di protezione termica flessibile si è dispiegato correttamente nello spazio, ha resistito al picco di pressione dinamica e alle relative sollecitazioni meccaniche durante il rientro e ha mantenuto il suo assetto nominale durante le fasi di volo più critiche in regime transonico e alto subsonico. La capsula ha inviato a terra tutti i dati telemetrici, consentendo la ricostruzione del rientro in atmosfera e dell’atterraggio, fornendo le coordinate per il successivo recupero. L’ impatto a terra ha causato come previsto un danneggiamento del nose rigido e delle strutture dello scudo termico dispiegabile che, essendo realizzati con materiali commerciali “Off-the Shelf”, potrà essere facilmente sostituito a basso costo ad ogni singola missione.

​Il successo di questa missione, insieme al test nella galleria al plasma Scirocco e nel Laboratorio di Qualifica Spaziale del CIRA, rappresentano la prima fondamentale tappa di un programma che vedrà CIRA, ALI, Insultecno e Università di Napoli Federico II, impegnati nella realizzazione del sistema finale per il rientro da orbita.

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